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Sciroppo di rose
Di colore e profumo intenso, lo sciroppo di rose è legato alle cose di una volta, ai ricordi antichi, ai raffinati piaceri del passato.
Caratteristiche
Le eleganti bottiglie, con le etichette scritte a mano, facevano bella mostra di se nelle credenze e lo sciroppo veniva bevuto allungato con acqua fresca d'estate per rinfrescare, o caldo d'inverno per lenire le bronchiti: sane abitudini, in voga ancora oggi, tra gli appassionati di questo prezioso prodotto. La varietà di rose maggiormente utilizzata per la preparazione dello squisito sciroppo è la "Chapeuax de Napoleon", anche se altre nel tempo si sono aggiunte per migliorare la fragranza del prodotto.
Preparazione
Pulire i petali da eventuali insetti, polvere o foglioline e metterli in infusione per 24 ore in acqua bollente. Quindi filtrare, strizzare i petali e pesarli: per ogni litro di prodotto aggiungere 1 kg/1,5 kg di zucchero. A questo punto rimettere tutto sul fuoco e portare ad ebollizione. Lasciare bollire per circa 15 minuti. Importante: lo sciroppo non deve cuocere e la temperatura deve essere raggiunta nel minor tempo possibile. A piacere, aggiungere la buccia di un limone ben lavata e una stecca di vaniglia. E' buona norma imbottigliare lo sciroppo di rose a caldo per una migliore conservazione del prodotto, infatti non utilizzando nessun tipo di conservante artificiale vi è il rischio di "fioriture" (muffe).
Curiosità
Le rose da sciroppo sono state sempre presenti negli orti, nei giardini dei genovesi e dei conventi locali, questi ultimi i maggiori fornitori dei confettieri locali. Ricordiamo che per la produzione dello sciroppo si usano solo i petali delle rose, adatti anche alla preparazione di delicate confetture e alla loro canditura. Nel genovesato da qualche anno è nata un'associazione di produttori di rose da sciroppo allo scopo di riportare in auge questa produzione tradizionale.